Se dovessimo chiedere ad una decina di persone cosa si intende con il termine stress probabilmente otterremmo dieci definizioni diverse. Nell’immaginario collettivo, solitamente, il termine stress lo si associa alla tensione, all’ansia, alla preoccupazione, a cui seguono manifestazioni negative per l’organismo sia da un punto di vista emotivo, di stati mentali, sia da un punto di vista fisico.
Lo stress è sperimentato quando vi sono delle richieste esterne o interne al soggetto che eccedono alle risorse di adattamento. Ad esempio, se abbiamo difficoltà a cambiare ed a progredire, avanziamo come un’automobile che viaggia in autostrada con il freno a mano tirato.
Il motore si surriscalda e bisognerà schiacciare di più l’accelleratore per mantenere la velocità, il consumo di carburante aumenterà, mentre il rendimento si ridurrà.
Ad un certo punto bisognerà prendere coscienza del problema, ed ecco apparire il cosiddetto “sintomo”, come la spia del cruscotto di un automobile che segnala un guasto. Proprio grazie al sintomo identifichiamo così il problema da trattare allo scopo di evitare “la frattura”. Spesso il sintomo si trasforma in una gabbia e certamente il benessere non è dentro la gabbia, è fuori, ma tutti abbiamo paura di esplorare, di capire, di conoscere.
"Salute" vuol dire sapere cosa è bene e cosa è male, cosa è buono e cosa invece è cattivo per il nostro organismo: per fare ciò occorre tanta sensibilità. Ma essere sensibili è appunto una qualità psichica, che consente di fondere equilibratamente i pensieri con le emozioni, la razionalità con l'intuitività. "Salute" è un termine che sta a indicare l'abilità nel gestire la propria vita, nelle piccole come nelle grandi occasioni, nelle circostanze importanti e in quelle che importanti non sono (o, forse, non sembrano).
Pertanto, è importante il "sentire": il capire come e perché ci si ammala, come e perché si guarisce, ma soprattutto come salvaguardare lo star bene, come prendersi cura del proprio benessere psicofisico.
Progettare la salute vuol dire imparare a pensarla, a pensarla in modo differente, più efficace, più adeguato ai tempi che cambiano.
Quali malattie possono derivare dall’azione dello stress? Tante, soprattutto somatizzazioni, con vari tipi di disturbi. A carico dell’apparato gastro-intestinale: ulcera, gastrite, ecc.
A carico dell’apparato respiratorio: asma, rinite, bronchite. A carico dell’apparato dermico: irritazione cutanea, eczema, dermatiti in genere. A carico dell’attenzione: cefalea, insonnia, ipereccitazione. A carico dell’apparato cardiocircolatorio: tachicardia, ipertensione. A carico dell’apparato sessuale: vaginismo, anorgasmia, impotenza, eiaculazione precoce o ritardata, caduta del desiderio.
Un corretto “stile di vita” diventa la base per la sanità/serenità.
E’ necessario imparare a “padroneggiare se stessi” sotto il profilo psico-somatico: solo in tal modo diventa possibile distruggere/anticipare il male ed il malessere, nonché costruire/preservare il bene ed il benessere.
In altre parole, bisogna maturare e crescere interiormente, perseguendo l’arte di vivere in salute. Si può pertanto concludere condividendo le parole del poeta latino Marziale: “Non vivere,sed valere vita est” (“La vita non è semplicemente vivere, ma vivere in modo valido e valente,quindi con forza e in buona salute”).
Ricordiamo che: “Non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti potuto essere”. (George Eliot).
Articolo a cura della
dott.ssa Giuseppina Barra
Psicologa Psicoterapeuta a Napoli
Psicologa e Psicoterapeuta a Napoli
P.I. 07073281219
Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Campania n. 3281 del 2006
Laureata Psicologia Clinica e di comunità